Fingering: 10 Consigli Per Praticarlo E Dare Il Massimo Piacere

Raggiungere l'orgasmo con il solo uso delle dita è possibile: ecco come fare!

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Come suggerisce il termine stesso, la pratica del fingering – dal verbo inglese to finger, maneggiare – consiste nel dare piacere con l’uso delle dita, accarezzando più o meno intensamente le parti intime; spesso sinonimo di preliminari, il fingering può essere un’attività a sé stante, ideale per raggiungere l’orgasmo.

A questo proposito, saper stimolare nel modo giusto zone come clitoride, ano e vagina può essere un enorme vantaggio, sia nell’autoerotismo che nel sesso con la partner. Del resto, le statistiche la dicono lunga sul piacere femminile: le donne che riescono a raggiungere l’orgasmo con la sola penetrazione sono in netta minoranza e non importa quanto grosso sia un pene o quanto duri il rapporto; si tratta di un fenomeno fisiologico e puramente soggettivo.

Il fingering ha dunque un ruolo fondamentale nella vita sessuale femminile: in primo luogo per rendere più appaganti i preliminari, aumentando il desiderio e favorendo la lubrificazione, quindi per stimolare l’orgasmo durante il rapporto vero e proprio.

Se fatta come si deve, questa pratica è una straordinaria fonte di piacere: dall’eccitazione all’orgasmo, tutto può essere realizzato con un uso sapiente delle dita, senza ricorrere necessariamente alla penetrazione.

Le tipologie del piacere femminile sono più di quante si immagini; si va dal già citato orgasmo vaginale all’orgasmo clitorideo, senza trascurare l’orgasmo che si ottiene stimolando le parti più sensibili del corpo e l’orgasmo anale (per esempio tramite anal fingering). Un vasto assortimento da cui attingere per raggiungere l’estasi, anche con l’aiuto delle mani.

Vulva: com’è fatta e quali tasti toccare

Innanzitutto, per trovare il massimo appagamento nel fingering è importante conoscere l’anatomia delle proprie parti intime o di quelle della partner. Concetti non sempre scontati per le donne, e che, a maggior ragione, andrebbero spiegati con cura agli uomini.

L’immaginario cui si rifanno in molti, spesso legato al porno, non fa che alimentare miti e credenze poco veritiere, che difficilmente nella realtà portano all’orgasmo.

Come riconoscere dunque i punti più sensibili da toccare? In primis facendosi un’idea ben chiara della vulva. Con questo termine si intende l’insieme di tutti gli organi genitali femminili esterni posti tra il pube e l’ano, ovvero:

Monte di Venere

Posizionato in corrispondenza delle ossa pubiche, il monte di Venere è una prominenza adiposa con funzione “ammortizzante” e nelle donne adulte è in genere ricoperto di peluria. Una protezione naturale da eventuali urti durante il rapporto sessuale.

Grandi e piccole labbra

Le prime, più esterne e di dimensioni superiori, sono pieghe di pelle adiposa che si estendono longitudinalmente dal monte di Venere al perineo. La loro funzione è proteggere le parti più delicate della vulva, tra cui, per l’appunto, le piccole labbra. Queste, poste al di sotto, sono lembi cutanei di misure più ridotte, parzialmente o del tutto coperti dalle grandi labbra; si incontrano nella parte anteriore in corrispondenza del cosiddetto prepuzio (o cappuccio) clitorideo.

Clitoride

Si tratta di un vero e proprio organo sessuale sensoriale e corrisponde a quello che, negli uomini, è il glande del pene. Costituito da corpi cavernosi, la struttura del clitoride si suddivide in glande clitorideo – coperto dal suddetto prepuzio – e corpo del clitoride. Si stima che il glande clitorideo, unica parte visibile del clitoride, abbia circa 8000 terminazioni nervose, oltre a numerosi vasi sanguigni che contribuiscono all’erezione quando stimolati.

Vestibolo vulvare

La zona compresa tra le piccole labbra e l’ingresso della vagina. Il vestibolo vulvare include sia l’orifizio uretrale che l’orifizio vaginale.

Orifizio uretrale

L’apertura esterna dell’uretra, ovvero il punto del canale uretrale da cui viene espulsa l’urina proveniente dalla vescica. Si trova nel vestibolo vulvare, anteriormente rispetto alla vagina e a circa 2,5 cm dal clitoride.

Orifizio vaginale

Come l’orifizio uretrale, anche l’ingresso della vagina è collocato all’interno del vestibolo vulvare.

In generale, la vulva ha lo scopo di permettere la minzione, il rapporto sessuale e il parto.

Come dimostrano tutti gli studi, l’intricato sistema di neurovascolarizzazione sta alla base del piacere sessuale femminile e va quindi tenuto in particolare considerazione durante il fingering.

Come dare piacere con le mani: tutti i nostri consigli

Se fatto con le debite accortezze, il fingering può essere soddisfacente quanto un rapporto con penetrazione; perché questo accada, è necessario acquisire una certa padronanza delle dita e del corpo della partner, toccando nel modo giusto i punti più sensibili. Vediamo, passo per passo, tutto ciò che serve per un fingering da orgasmo.

1. Lavare mani

Prima di intraprendere una qualsiasi attività sessuale – sia in coppia che da soli – è fondamentale provvedere a una corretta igiene del corpo. Le mani in particolare sono più soggette all’accumulo di germi e batteri e vanno dunque pulite con molta attenzione; lavarle con cura riduce la proliferazione di microorganismi e, di conseguenza, il passaggio di malattie sessualmente trasmissibili o dovute a germi nocivi per la salute delle parti intime.

Non a caso, i Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) considerano il lavaggio delle mani la pratica più importante nel bloccare la trasmissione delle infezioni, anche in ambito sanitario.

2. Procurarsi un lubrificante

La lubrificazione è indispensabile per evitare un eccessivo attrito tra le dita e la pelle della vulva, assai delicata. Se la lubrificazione naturale non è sufficiente, sarà necessario affidarsi a uno dei molti prodotti disponibili: gel e creme in vendita sono efficacissimi e garantiscono un risultato istantaneo, rendendo il fingering più piacevole e, soprattutto, senza conseguenze sui tessuti vulvari e vaginali.

3. Prenderla alla larga

Partire subito dal clitoride è un errore piuttosto comune, soprattutto tra i più inesperti. Anche se si tratta della parte più erogena della vulva, è bene raggiungerla con calma e delicatezza, andando per gradi; in assenza di un’adeguata lubrificazione, infatti, si andrebbe incontro a fastidi poco piacevoli, segno di un’irritazione in corso.

L’opzione migliore è partire dalle aree più esterne della vulva, accarezzandole con delicatezza: monte di venere e grandi labbra, per cominciare, proseguendo poi verso le piccole labbra e il clitoride. Una serie di movimenti da eseguire lentamente e con pazienza, cercando di percepire l’eccitazione della compagna.

Con l’aumento della pressione sanguigna, le labbra della vagina diventeranno più scure e gonfie, segnale che è il momento di insistere sul clitoride o passare alla stimolazione interna del punto G.

4. Iniziare lentamente e con delicatezza

Come abbiamo detto in precedenza, è fondamentale che ci sia un certo grado di eccitazione: per chi riceve il fingering, lo sfregamento sulle parti intime senza la dovuta lubrificazione finirebbe per essere non solo fastidioso, ma anche privo di piacere.

Per questo è importante iniziare lentamente ed esercitando una pressione minima; in questo modo il corpo femminile avrà tutto il tempo per reagire agli stimoli, accendendo il desiderio e producendo fluido lubrificante.

Il corretto funzionamento del flusso sanguigno ha un ruolo centrale nella lubrificazione della vagina: con l’aumento dell’eccitazione, la pressione del sangue spinge il fluido attraverso le giunzioni tra le cellule epiteriali vaginali, lasciando che trasudi all’esterno. Questo fluido trasparente e scivoloso si compone per la gran parte d’acqua, proteine e cellule epiteriali morte.

5. Giocare con le zone erogene

Concentrarsi unicamente sulla vulva è assai riduttivo e, alla lunga, può diventare noioso. A questo proposito, ricordiamo come l’esperienza sessuale femminile non si limiti alla stimolazione delle parti intime, ma sia più ampia e totalizzante: un piacere che coinvolge corpo e mente e che va dunque coltivato a 360 gradi.

Come noto, le zone erogene sono moltissime e possono variare da persona a persona: seno, capezzoli, collo e orecchie, per esempio, sono tra le parti più sensibili del corpo femminile e stimolarle nel modo giusto può essere la chiave dell’eccitazione. Un’indagine condotta su un campione di 704 partecipanti ha rilevato come l’intera superficie corporea sia sensibile al contatto e possa innescare il desiderio sessuale.

Durante il fingering è dunque essenziale evitare di focalizzarsi solo sul clitoride, lasciando spazio a diversi tipi di stimolazione, sia con le mani che con la bocca. Baciare, leccare, mordere con delicatezza e stimolare le zone più sensibili della partner accresce il piacere e favorisce l’orgasmo, rendendo la stimolazione con le dita molto più efficace.

6. Infilare le dita

In molti credono, sbagliando, che la masturbazione femminile si limiti alla penetrazione, simulando il classico rapporto sessuale; un metodo che, da solo, porta di rado a risultati entusiasmanti, lasciando un’inevitabile insoddisfazione. Il fingering dimostra come le mani vadano utilizzate sulla vulva a 360 gradi, senza tralasciare nessuna delle moltissime zone erogene femminili.

La penetrazione rimane comunque un aspetto assai importante, a patto che vi si ricorra nei modi e nei tempi più opportuni; quando si ottiene il giusto grado di lubrificazione, è dunque possibile iniziare infilando un dito. Chiaramente, questo va fatto con delicatezza, seguendo le linee naturali del corpo e senza forzare la mano: se i muscoli sono adeguatamente rilassati, il dito scivolerà piacevolmente lungo il canale vaginale.

Prima di infilare altre dita, è meglio lasciare che la vagina si abitui, massaggiandola con un leggero movimento rotatorio.

Il fingering è di per sé piacevole, ma può esserlo ancora di più stimolando il punto G. Trovare questa parte del corpo tuttora al centro di numerosi dibattiti non è sempre facile, poiché può cambiare da soggetto a soggetto per forma, dimensioni e posizione.

In generale, possiamo collocare il punto G nella parte anteriore della vagina, a circa 2/3 cm dall’ingresso; stimolarlo con una leggera e ritmica pressione del dito può causare sensazioni fortissime nella donna, portandola in breve tempo all’orgasmo.

7. Interpretare il linguaggio del corpo

Il fingering presuppone un ottimo uso delle mani, ma anche un’ottima conoscenza del corpo della partner. Chiaramente, quanto più tempo si è passato insieme, tanto più l’intesa sarà affinata, permettendo di cogliere ogni reazione e agire di conseguenza.

Prestare la massima attenzione al linguaggio del corpo è fondamentale per comprendere cosa piace alla partner, quali parti sollecitare, come farlo e in che modo; un compito non sempre semplice per le coppie nate da poco, ma che si fa più naturale via via che la conoscenza aumenta.

Quando la respirazione diventa più affannosa, per esempio, significa che l’orgasmo è vicino ed è il momento di insistere sollecitando il clitoride. Gemiti, battiti accelerati, espressioni del viso: tutte reazioni che segnalano se determinate mosse stanno sortendo gli effetti desiderati o, al contrario, è meglio concentrarsi su altro.

Se il linguaggio del corpo non basta, ricorrere al dialogo è la soluzione migliore: confrontarsi, chiedere alla partner come vuole essere toccata, con quale intensità e in che parte del corpo è un passo imprescindibile per dare il massimo piacere con il fingering.

8. Concedersi il tempo necessario

Per raggiungere l’orgasmo può servire della pazienza. I fattori che concorrono nel determinare il tempo necessario sono numerosi: fattori ormonali, psicologici e legati allo stress, per esempio, che possono ritardare o accelerare di molto il culmine del piacere.

In ogni caso, è importante prendersi tutto il tempo che serve, senza mettere fretta alla partner né irritarsi; il corpo femminile è assai più complicato di quanto sembri e la risposta a certi stimoli non è sempre automatica.

Uno studio ha dimostrato come, su un campione di 645 donne provenienti da tutto il mondo, il tempo medio richiesto per raggiungere l’orgasmo si aggirasse intorno ai 13,41 minuti.

9. Non perdere il ritmo

Nel fingering, il ritmo è tutto. Per questo è importante focalizzarsi sul piacere della partner, mantenendo la concentrazione: se le reazioni fisiche comunicano chiari segni di appagamento e l’orgasmo sembra avvicinarsi, significa che ritmo e pressione sono giusti e vanno mantenuti fino alla fine.

Bloccarsi o cambiare tecnica a questo punto non avrebbe senso e rischierebbe di mandare in fumo tutto il lavoro fatto finora. Per amplificare ancora di più le sensazioni pre-orgasmo, suggeriamo piuttosto di usare la bocca: leccare, succhiare e mordicchiare zone erogene come i capezzoli o il collo può scatenare sensazioni fortissime, in particolare se unite a un sapiente uso delle dita.

10. Fare uso dei sex toy

Utilizzare i sex toy può certamente accrescere il piacere del fingering, aumentandone l’effetto e le sensazioni; un’opportunità a cui non tutti pensano, ma che si rivela nella maggior parte dei casi vincente.

Le pinze per capezzoli, ad esempio, sono un’ottima scelta per chi è particolarmente sensibile alla stimolazione del seno, così come l’utilizzo di manette, per portare il sesso a nuovi livelli: scelte che presuppongono una certa disponibilità al gioco erotico e la voglia di provare nuove sensazioni.

Da segnalare un’ampia scelta di vibratori da dito, che vanno a stimolare zone sensibili come il clitoride e il punto G: un ulteriore aiuto per rendere l’uso delle mani ancora più eccitante e raggiungere orgasmi mai avuti prima.

Conclusione

La maggioranza delle donne non raggiunge l’orgasmo con la sola penetrazione, ma necessita di un’adeguata stimolazione del clitoride. Per questo motivo il fingering si rivela così prezioso: con l’uso delle dita è più semplice sollecitare zone erogene e angoli della vulva altrimenti irraggiungibili, modulando l’intensità del tocco per procurare alla partner il massimo piacere.

Un’attività che, con un po’ di pratica e qualche conoscenza anatomica, può dare grandi soddisfazioni in termini di appagamento sessuale. Riconoscere le varie parti della vulva e sapere come toccarle è un vantaggio non trascurabile, quando si parla di orgasmo: il clitoride in primis, con le sue migliaia di terminazioni nervose, ma anche le grandi e piccole labbra, da accarezzare delicatamente per accendere il desiderio, senza dimenticare le altre zone erogene del corpo.

Per aumentare il piacere, è possibile affiancare al fingering l’uso di svariati sex toy, dalle pinze per capezzoli ai plug anali, scegliendo tra una moltitudine di prodotti disponibili.

Infine, perché il fingering sia fatto nel modo giusto, è indispensabile provvedere a una corretta igiene delle mani, che scongiuri fastidiose infezioni, bruciore intimo e malattie sessualmente trasmissibili.

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